Simbolismo

Il Simbolismo è una corrente letteraria e artistica sviluppatasi dapprima in Francia, poi diffusasi in larga parte d'Europa, tra la seconda metà dell'Ottocento e gli albori del nuovo secolo. Principali esponenti ne furono Baudelaire, Rimbaud, Mallarmé in Francia, Pascoli e D'Annunzio in Italia, Stefan George nel mondo germanico, Ivanov in Russia.

La poetica simbolista, in accordo con la musica di Wagner e poi di Debussy, si fondò sulle cosiddette "corrispondenze", ovvero sui profondi e tenebrosi nessi esistenti fra diversi linguaggi espressivi (suoni, colori, parole, profumi...), e sul simbolo, ovvero un oggetto o un'immagine naturali e reali associati, a priori o a posteriori, ad una condizione esistenziale o ad un messaggio celato, ulteriore ed occulto.

Il simbolismo, che influenzò anche la pittura (basti pensare a Gustave Moreau), si oppose al realismo e al materialismo, spesso angusti, riduttivi, rozzi, del positivismo, e del naturalismo che ne era l'espressione letteraria.

In questa vittoria dello spirito sulla materia, dello slancio immaginativo rispetto alla gretta realtà (emblematica la lezione di D'Annunzio), oltre che nello stile raffinatissimo ed immaginifico e nella sublime musicalità della parola, risiede il messaggio, sempre attuale e oggi troppo spesso rinnegato, di questo movimento.