Guido Cavalcanti

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Guido Cavalcanti, nato intorno al 1250, poeta fiorentino, fu un esponente di rilievo del cosiddetto "dolce stil novo". Guelfo bianco, amico di Dante Alighieri, fu però da questi esiliato (e morì in esilio) in nome supremo interesse del Comune di Firenze, e dell'esigenza della stabilità e della concordia cittadine.

Boccaccio, in una breve novella del "Decameron", lo raffigura come intellettuale solitario, sdegnoso, guardato con sospetto per le sue speculazioni vicine all'averroismo, e dunque mal concilaibili con la visione cattolica di Dio come essere persanale e dell'immortalità dell'anima individuale.

Al centro della poesia di Cavalcanti, come di quella degli altri stilnovisti, vi è la tematica amorosa: che, per lui, è fonte non tanto di sublimazione, di spiritualità e di misticismo, ma piuttosto di turbamento, sgomento, angoscia, oppressione, "pesanza".